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lunedì 11 aprile 2016

V I S T O D A L E I - "Secondo Stato"

Se ne parla da qualche decennio e per chi non lo avesse capito si tratta di quell ’infiltrazione in tutti ranghi istituzionali e non dei nipoti dei “padrini” che hanno conseguito Master a Harvard o anche a Cambridge. E ora lavorano come magistrati, politicanti o anche assessori regionali sovente molto più preparati del comune cittadino laureato “soltanto” alla Bocconi. Sono inseriti nei poteri alti che affondano nella corruzione  e di corruzione ammantano ogni azione all’ interno del “sistema”. Roma, ovvio, è il punto focale dove agisce il malaffare, ma si può dire ormai che in tutti i capoluoghi  italiani il Secondo Stato agisce in tutti gli affari importanti. Stiamo parlando di tangenti a tutti i livelli nei quali s’infiltra la criminalità organizzata che per agire in modo proficuo ha bisogno della guida di chi sta nei dintorni del governo e dei Ministeri. Siamo in molti ad essere certi che mai l’Italia potrà uscire da questa melma vischiosa che si attacca ovunque arrivi la politica.
In Provincia quando ci sono appalti di una certa importanza, il Secondo Stato ha i suoi militanti ad assicurarsi quel “tot” che sparirà mescolato a quello da distribuire ai “pesci” piccoli.
Qualcuno afferma che tra non molto l’Italia sparirà inghiottita da un deficit insanabile dove il Secondo Stato diventerà il padrone di quello che è rimasto del Bel Paese.
Non vogliamo credere a questa ipotesi da fantapolitica, ma si sa da un pezzo ed é cosa certa che nel giro dei molti soldi, l’affare si fa  su tutto: appalti comunali, affari delle aziende municipalizzate, emergenza abitativa, campi nomadi, gestione degli immigrati.
Su questi ultimi il Secondo Stato guadagna cifre enormi, molto più che con il traffico della droga (lo ha detto un famoso indagato al telefono ad una sua collaboratrice.)
Finora è stato usato il silenziatore per mantenere con il popolo un minimo di dignità.
Adesso invece è la voce assordante del popolo che sa tutto, conosce le cosiddette magagne, le commenta ad alta voce ovunque e medita di non andare a votare.

m.alberini@iol.it


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