Cara Alberini,
il fatto che Erdogan abbia deciso di entrare nel
conflitto con l’Isis non convince l’opinione dell’uomo semplice. Soprattutto
lascia perplessi la permissività di Obama
nei confronti dell’attacco bifronte ai jidahisti e al PKK. Non pensa che
Erdogan vuole approfittare della situazione per prendere i cosiddetti due
piccioni con una fava…?
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
la Turchia è la quinta
potenza militare del mondo e se da un lato è molto positivo sia scesa in campo
contro l’Isis, dall’altro non è strano abbia colto l’occasione per infierire
anche sui Curdi. Quel volpone di Erdogan sente l’avvicinarsi delle elezioni e
approfitta dell’occasione per aggiudicarsi
tutti i meriti possibili nei confronti del suo popolo.
Un popolo che sta osservando
con molta diffidenza la sua reggia nuova di zecca costruita con l’opulenza
degna di un sultano d’altri tempi.
La Turchia è un Paese ancora
molto povero dove esiste una classe molto ricca a contrasto della povertà di un
popolo che soffre la crisi economica da molti anni.
E’ storia vecchia la sua ambizione di far parte della
Unione Europea che, per fortuna, è stata lasciata in sospeso a causa
dell’ambiguità tenuta dai vari governi turchi. Abbiamo già visto cosa succede
con la Grecia che non è all’altezza di reggere le regole europee. Quindi la
giusta resistenza del Parlamento europeo può essere giustificata dall’incognita
di come si comporterebbe la Turchia una volta inserita nell’Unione.
Però resta l’importanza
strategica di questo Paese, cerniera tra l’Oriente e l’Occidente. Da un punto
di vista militare, le sue basi strategiche interessano sia la Russia che gli
Stati Uniti e da questo deriva la politica ondivaga che ha caratterizzato la
Turchia negli ultimi due decenni.
Da un punto di vista
economico, la situazione non è pericolante però c’è molto interesse a usufruire
dell’apparato europeo.
Cosa succederà adesso con lo
scenario della lotta al Califfato e allo stesso tempo all’etnia curda?
Purtroppo la guerra devasta in modo spaventoso come sempre anche la popolazione
civile curda senza scampo.
Il bipede umano nulla
apprende dal recente o antico passato bellico e continua senza scampo la sua
azione insensata.
m.alberini@iol.it