cover blog M Alberini

lunedì 30 giugno 2014

VISTO DA LEI - "Il cilindro di Renzi"


Cara Mariella Alberini,
mi spaventa l’ondata di fiducia alla quale si abbandonano orde di Italiani nei confronti
di questo Governo destinato nelle previsioni a durare fino al 2018. Io ho sempre dubitato delle mirabolanti promesse di questo Premier che ostenta una baldanzosa sicurezza al limite della presunzione…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
si potrebbe  concedere a Matteo Renzi una certa maestria nell’inventare escamotage quando le sabbie tiberine riescono  a impantanare l’illusione della sua marcia virtuale alle riforme. Riforme sempre sventolate dal video delle TV e dai giornali e rimaste al palo. Perché la trama degli ostacoli che gli gettano tra le gambe è una lunga teoria di leggi, create ad arte dalle kaste senza tempo, per bloccare  lo status quo della nazione. Anche lui non può farci nulla e ne è ben conscio. Quindi ecco l’occasione per correre su e giù in Europa a chiedere una maggiore flessibilità nel rigore dei conti in modo da accontentare le varie corporazioni che si agitano per non accettare limitazioni di appannaggi, stipendi, diritti di cui godono in abbondanza  e che il giovane Premier aveva perentoriamente annunciato di sopprimere.
Ciò fa parte del repertorio di questo giovane illusionista che dal suo cilindro, per il momento, continua ad estrarre le sue “novità”.
Ammettiamolo: è bravo quasi quanto Berlusconi nell’attizzare il residuo di speranze dei poveri (ormai in canna) Italiani.
Intanto dal 1^ luglio scattano altri 5 miliardi di tasse sull’aumento delle trattenute sui redditi dei piccoli risparmiatori oltre all’annunciata raffiche di aumenti sui carburanti.
Si parla anche di aumenti sui tabacchi anche se i fumatori pare scarseggino. E poi c’è l’ineffabile  e mai ultima assurdità di aver attrezzato il buon Raffaele Cantone a nuovo Commissario di controllo all’Expo più in ritardo e più corrotta nella storia di tale manifestazione. E’ affiancato da due Guardie di Finanza ed un Sottoufficiale per un compito tanto vasto che non basterebbe una legione di 007 muniti di licenza di uccidere i tangentisti. Un’altra bolla di sapone negli occhi di coloro i quali sperano nell’ultimo illusionista scaturito dal PD.
m.alberini@iol.it

   

martedì 24 giugno 2014

VISTO DA LEI - "Nomenklatura e kasta invariate"


Cara Mariella,
gli alieni esistono e il nostro Presidente è uno di loro. L'ho sentito dirsi sbalordito per il fenomeno della corruzione, delle due l'una: o questo è convinto di poterci prendere tutti per il c… o è un alieno che viene dal pianeta dei boccaloni. Caro presidente, spero che il suo mandato che lei chiama "a termine", finisca il più presto possibile perché non se ne può più dei suoi teatrali sermoni.
Nel contempo però, forse ignora che in Italia, il paese più corrotto dell'universo, conosciuto e sconosciuto, un paese in cui tutti cercano di sodomizzare TUTTI, messi nella condizione di poter imporre la stramaledetta mazzetta, la impongono.  Per intenderci, se noi prendessimo tutta la classe politica con il suo inguardabile codazzo di portaborse, di prestanomi, di amici degli amici etc.. e la scaraventassimo in galera senza guardare troppo per il sottile, avremmo fatto il più grande atto di giustizia che si ricordi a memoria d'uomo. Ma se provassero, una volta scoperti, il carcere a vita, le assicuro, senza ombra di dubbio, che il problema sarebbe risolto. Lei sa quali sono gli sporchi motivi che impediscono di legiferare in tal senso? Ma dove li prendete questi fenomeni di legislatori, per i quali anche il DNA non è più sicuro?  Sa, le possibilità di errore sono una su 100 miliardi. Dove li prendete questi legislatori, tra i celebrolesi? Nei fustini dei detersivi…?
Lettera firmata, inviata via e-mail

Caro amico,
la nomenklatura, la kasta, il sistema sono ben presenti a prescindere dal giovane Premier che attira, per ora, una considerevole percentuale di simpatizzanti: lui sì, ma non il suo Governo in toto. Ed è logico poiché la sua gran voglia del fare e la forza giovanile del suo atteggiamento hanno concentrato molte simpatie. Ma tutto ciò poco ha in comune con la situazione del Paese sempre alla deriva dove, per ora, nulla è cambiato, a parte il grande progetto sulla carta delle riforme. Le quali sono ancora tutte da realizzare. Anzi, ci sembra che Renzi stia, in parte, adeguandosi alle pressioni inevitabili del sistema, della burocrazia, della nomenklatura che non molla e tiene in pugno il potere. Nulla di strano: tutto come al solito.
Bisogna dire che questo programma di riforme non è assolutamente organico. Possibile si riveli un’operazione di maquillage molto superficiale.
L’Italia è ancora un Paese dominato dalle Corporazioni, un tempo inquadrate in un diritto corporativo creato per necessità contingenti, ma oggi dilatato senza controllo. Lascia molti dubbi la riforma sul Senato, della quale non si conoscono i contorni. Tale riforma, innestata sul corpo sclerotizzato dello Stato, potrebbe rivelarsi una bolla di sapone foriera soltanto di leggera umidità.
Riguardo all’estensione del potere femminile, tutto è ancora da adeguare e sperimentare poiché devono anche le nostre congeneri devono imparare a incidere per far cambiare le storture che si verificano durante il loro mandato.
In pratica, Renzi continuerà un certo tipo di marcia personale perché l’ambizione lo porterà a cercare di mantenere il più a lungo possibile il ritmo della sua azione (ancora non sappiamo quanto produttiva), ma ciò lo obbligherà a inevitabili compromessi: alle urne la sentenza futura.
m.alberini@iol.it      

lunedì 16 giugno 2014

VISTO DA LEI - "La Torre di Babele


Gentile Mariella Alberini,
il fatto che Orsoni avesse la faccia tosta di rimanere Sindaco di Venezia ci fa sbattere la faccia contro la folle ipocrisia dei politici italiani. Come abbia potuto pensare che qualcuno credesse alla sua versione sui fondi elettorali del Mose, è un enigma di rara ipocrisia. E proprio questo ci spiega come l’anziano Scaiola, (dagli arresti domiciliari in villa con parco) creda di poter giustificare i suoi abusi di potere con l’innamoramento per la giovane lady Matacena. Intanto le migliaia di corrotti di Stato, che tutti i giorni balzano alla ribalta delle cronache in tutta l’Italia, si dichiarano innocenti e perseguitati dalla Magistratura…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
ormai siamo ridotti ad una sorta di Torre di Babele italiana multi animalitaria dove i suini razzolano impuniti grufolando in mezzo a cittadini onesti, politici disonesti e oligarchi indifferenti a tutto tranne ai loro miliardari interessi: molte donne assurte ai ranghi del potere, ma pochissime in grado di affrontarlo con esperienza e capacità di   comando.                                                                 
Il viaggio del Premier Renzi in Estremo Oriente ci sembra alquanto inopportuno dato l’importanza della sua  presenza in questa sorta di bordello dove gli Italiani di buona volontà non sanno più guardarsi l’un l’altro senza arrossire.
Nel frattempo, quel “decreto monstre” di circa 120 articoli condensati in un centinaio di pagine  dove si va dalle  misure sulla staffetta generazionale del pubblico impiego alle incompatibilità per i magistrati: dall’informatizzazione del processo civile alla detassazione degli investimenti in azienda ecc. rischia di restare sulla carta per l’approvazione. Si teme l’incalzare delle ferie di Camera e Senato. Come se i destini dell’Italia possano essere  vanificati da quelle ferie.
Tra le varie resistenze ai provvedimenti di Renzi, spicca la Magistratura che ritiene un attacco alla sua indipendenza tagliare gli stipendi e anticipare la pensione.
Si solleva finalmente la pietra tombale del PD sulle maggiori malversazioni di Stato rispetto a tutti gli altri Partiti. Importante sottolineare che tra i furti di Stato e la cosiddetta evasione fiscale scompare la metà del PIL nazionale.
L’inerme cittadino davanti a tale catastrofe ha perso la sua identità. E il voto, unica sua arma, viene vanificato dalla voracità delle Kaste. Non si vede all’orizzonte alcuno in grado di arginare  la frana Italia.
Ormai la totale astensione dalle urne, arrivando almeno fino all’80%, potrebbe essere l’ultima possibilità per azzerare questo sistema delinquenziale.
m.alberini@iol.it

lunedì 9 giugno 2014

VISTO DA LEI - "Bracconieri di Stato"

Cara Mariella,
mi sento impotente e nauseato verso la corruzione più imponente dell’ Occidente. Lei in qual modo commenta l’indecenza dei ladroni veneziani e non che in Italia sono mille volte quaranta. Ormai siamo arrivati  ad un punto di non ritorno  a meno che non si ripristini la pena di morte per questi e altri gravissimi reati…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
la corruzione in Italia è ormai una raffinata strategia congegnata per favorirne il sistema. Nelle sue indagini, la Magistratura fa sempre più fatica a individuarne le
contorte trame. Ogni giorno abbiamo notizia di mostruosi ladrocini in tutte le aeree del Paese. Patetica la rete di controlli installata per monitorare il comune cittadino anche quando ritira 1000 euro dalla banca mentre Presidenti di Regione, di Enti e Società dello Stato intascano cifre vertiginose su qualsiasi transazione o appalto.
Il Premier Renzi ha tacciato di Alto Tradimento chi commette tali appropriazioni indebite. Ma l’Alto Tradimento richiede la Corte Marziale e quindi concordo sul ripristino della pena di morte per questa ignobile genìa.
A Singapore chi viene arrestato con pochi grammi di droga va sotto processo e viene condannato alla pena capitale con esecuzione quasi immediata.
Imitare tale sistema di Giustizia sarebbe l’unico rimedio ormai per tali bracconieri di Stato. Scommettiamo che la fifa li farebbe diventare onesti?
In questo sciagurato Paese, cosiddetto il più bello del mondo, ogni opera pubblica preventivata in due anni ne richiede come minimo sette con costi lievitati a cifre vertiginose. Nessuno ha più la minima fiducia per queste iniziative, le quali naufragano sistematicamente in scandali a base di corruzione ed inefficienza generatrice di pericolo: poiché autostrade carenti di ferro e di cemento o scuole costruite come quelle dell’Aquila, non possono che produrre disastri. Oggi i bracconieri di Stato sono miliardari in sterline e sovente restando impuniti creano una reazione a catena perpetua.
Allora signor Presidente del Consiglio, calci nel sedere a parte come dice ne TG7 (ci sembra pena molto lieve se non accostata all’ergastolo), come pensa di combattere e sconfiggere simili piaghe. Lei che sempre ha la risposta a tutto, quali provvedimenti concreti può darci in quest’ultimo drammatico, meglio definirlo tragico, attentato allo Stato ed ai cittadini massacrati dalla sua magnifica TASI a beneficio di costoro?
Forse l’unica difesa degli Italiani sarebbe quella di non pagarla almeno fino al totale recupero di tutte le refurtive.

m.alberini@iol.it

martedì 3 giugno 2014

VISTO DA LEI - "Promemoria a Matteo Renzi"

Caro Presidente Renzi,
abbiamo apprezzato  la diplomatica assenza di trionfalismi dopo il risultato elettorale europeo. Aumentata invece in TV la loquela torrentizia delle sue disquisizioni infarcite di promesse.
Di certo Lei ha presente quel 40%  di assenteismo alle urne che rappresenta il suo peggiore avversario. Poiché alle prossime Elezioni politiche  potrebbe raddoppiare la percentuale dei Suoi avversari. Ciò sempre nel caso Lei non mantenga le sempre reiterate promesse di Riforme capillari su tutto l’apparato politico-burocratico.
Ma proprio di questo vorremmo occuparci  oggi.
A nessuno è chiaro cosa avverrà delle Province. Ricordiamo che, fin dai tempi dell’unità d’Italia, hanno rappresentato l’ossatura organizzativa del territorio. Molto care ai Premier Rattazzi, Crispi, Giolitti, Orlando, Mussolini stesso fino a Mario Scelba, i quali attraverso i Prefetti ne controllavano l’efficienza. E ne traevano notizie capillari per il controllo del territorio.
Le subentrate Regioni, a nostro avviso, non sono mai riuscite a sostituirne le funzioni. E hanno finito per scardinarne l’assetto. Quale sarà la nuova impostazione noi non  la afferriamo. In non più paziente attesa aspettiamo i Suoi lumi…
Riguardo il Senato, l’idea di abolirlo è auspicata da tutti gli Italiani. Ma quanto prospetta, vale a dire la nota assemblea di Sindaci e Consiglieri, non vorremmo diventasse una fiera di quaquaraquà  con funzioni a dir poco assurde o anche una sorta di prestigioso biglietto da visita vuoto di contenuto.  Sarà davvero il primo passo per eliminarlo a breve  del tutto? E’ quanto vorremmo tutti. Altrimenti potrebbe diventare uno degli infiniti enti inutili.
La Sua legge sul Lavoro rimane senza corposità. Come ben sa non è il Governo a creare nuovo Lavoro: può solo facilitarlo attraverso un’opportuna  legislazione che liberi l’impresa dai vincoli e dalle tasse che la opprimono. Fino a quando non attuerà tutto ciò è inutile parlare di ripresa del Lavoro.
Altrettanto vano parlare di disoccupazione in un Paese che ospita 8 milioni di immigrati in aumento. Ieri ne sono satati salvati altri 3 mila. Non tutti delinquono: una gran parte lavora. E citiamo i cinesi che hanno assorbito bar e ristoranti delle grandi città; ripristinato il lavoro di bassa sartoria ecc. E le donne dell’est sono in forza come badanti e colf. Quasi tutti gli ospedali hanno infermieri extra comunitari. E le portinerie nelle città impiegano mano d’opera straniera. Certo i nostri giovani laureati, e non, disdegnano simili mansioni in attesa di uno stipendio fisso che non arriverà mai.
Adesso caro Presidente attendiamo con impazienza l’opera Sua opera di Riforma e bonifica della palude maleodorante di corrotti  ed aspiranti tali. Buon lavoro…
m.alberini@iol.it