Cara
Mariella,
la censura e
le bugie sono un arma potentissima che permette ai Governi e al Potere in
generale e persino alla Giustizia di camuffare la verità con l’opera funesta di
tutti i Partiti Politici come prima operazione di conquista. Per accalappiare e
mantenere una discreta capacità di sostenitori, ricorrendo all’acquisto dei
mezzi di informazione e ai manganelli, per convincere l’opinione pubblica che
la verità è soltanto quella che esce dalla loro bocca, e tutte le realtà altrui
che provengono dal basso, dai cittadini malcapitati, vengono soffocate con la
forza.
C’era una
volta l’Informazione onesta, i Giornali gestiti e sostenuti dalla Comunità per
il bene della Comunità, oggi invece sono stati sostituiti da Bollettini di
guerra, Proclami Politici e Pubblicitari tutti fallimentari, finanziati dai
Partiti e dal Governo con i soldi estorti ai cittadini.
In periodo di
elezioni i Politici si trasformano in canta storie e ne tiran fuori a dozzine
più del diavolo per incantare i sostenitori: qualcuno offre pranzi, altri
promettono soldi, lavoro, meno tasse o acquistano Parlamentari, Senatori,
Giudici, Magistrati, Colonnelli delle varie Armi e mi duole dirlo, ma ci sono
persino uomini e donne di Chiesa, che si vendono esattamente come fece Giuda
due millenni fa, il quale aveva abbracciato la Fede in Cristo e poi l’ha
venduta al miglior offerente.
Preti
politicizzati che appoggiano le loro ideologie extra pensiero, collegati al
carro politico Comunista, Fascista, Liberale, ecc., ma non ho mai visto un
Prete pagare un Avvocato per difendere una ingiustizia o finanziare un progetto
per sviluppare lavoro (Caritas Christiana,
Caritatem tuam, anima mea, venter meus).
Si
arrampicano sui pulpiti per farsi sentire meglio e intavolano monologhi a volte
senza senso, invocando brani di storia a misura della psicologia umana e
trovano sempre qualcuno che li acclama, parenti o trascinatori ricompensati e
tutti gli altri gli vanno dietro a bocca aperta, battendo le mani. Se
ricordiamo bene, sino a due anni fa nel Paese che non è più nostro, tutto
andava a gonfie vele, tutto girava alla perfezione. Il Guru di allora Giulio
Tremonti diceva: la crisi a noi non ci tocca, forse intendeva non tocca i
Politici. Una crisi iniziata nel 1970 raggiungendo l’inflazione al 25% e non se
ne erano accorti, mentre l’allora Prof. Romano Prodi autore di tanti testi di
Economia, Industria e Capitalismo, aveva apparentemente risolto los casinos
Italicos: con l’Euro, la Globalizzazione, la Privatizzazione di industrie
Italiane deficitarie, ottenendo una montagna di Onorificenze Straniere, mentre
la Politica Italiana da sempre deficitaria non ha saputo convertire, adattarsi
al mondo che cambia, poi improvvisamente ci troviamo col sedere per terra e la
colpa è giustificata da errori commessi da altri, forse intendono da altri
Stati o figure Marziane Mafiose che comandano a casa nostra e ci hanno
trascinato in una crisi mondiale. Tante, tantissime bugie…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
sulla valanga di balle che i media cartacei,
televisivi ecc. ci propinano ormai siamo tutti d’accordo. Per arrivare a sapere
brandelli di verità economica, politica, sociale sulla povera Italia in agonia
bisogna conoscere le lingue straniere e leggere la stampa estera. E’ un male
antico, come ai tempi della seconda Guerra Mondiale, quando per ascoltare la
verità sull’andamento degli eventi bellici ci si doveva sintonizzare su Radio
Londra. Allora, almeno eravamo in guerra: ma anche oggi c’è una guerra in atto:
quella della truffa gigantesca per difendere privilegi assolutamente immeritati
e insensati. Non solo, nonostante la situazione di povertà e fallimento della
nazione, i vertiginosi costi dei settori pubblici continuano vergognosamente ad
aumentare come se fossimo in una florida situazione economica. Per i
privilegiati, la “sciambola” degli anni Ottanta continua. Persino il neo
ministro Chienge si è messo a far lievitare i costi del suo Ministero. Per non
parlare dei milioni di Enti inutili con cariche di Kasta inventate, ma
naturalmente costosissime.
Le normali aziende che spendono più di quanto incassano
sono costrette a portare i libri in tribunale e chiedere il fallimento. Il 90%
dei Comuni italiani è in bancarotta da anni, ma invocano sempre finanziamenti
dallo Stato per continuare la loro politica dissennata.
Abbiamo da tempo intrapreso la strada della
dissipazione dei beni economici e soprattutto dei beni del pianeta che va verso
una desertificazione procurata dall’incuria umana.
L’ Italia, il Paese più bello e confortevole del
mondo, è alla mercé degli abusi condonati e delle cosche mafiose ormai arrivate
al potere consolidato.
m.alberini@iol.it